La Conferenza della S. Vincenzo di Pedavena
La Società San Vincenzo De Paoli è una associazione di laici cristiani fondata nel 1833 a Parigi dallo studente ventenne Federico Ozanam (oggi Beato) e da alcuni suoi amici.
Essa opera nelle parrocchie ed ha come scopo principale, ispirandosi al Vangelo, quello di realizzare nella comunità l’impegno concreto della Carità verso le persone più sfortunate.
L’esercizio della carità, per gli aderenti all’associazione, è arricchente sia dal punto di vista umano sia da quello spirituale, perché diventa un mezzo di salvezza e di santificazione, perché, proprio mentre serviamo i POVERI, sono essi che ci danno l’opportunità di esprimere la nostra fede attraverso le opere.
I Vincenziani vivono la propria vocazione in un gruppo: “La Conferenza” , in spirito di umiltà, amicizia fraterna e gioia cristiana.
A Pedavena, la Conferenza di S. Vincenzo è nata nel 1937, ad opera dell’ingegner Fausto Luciani coadiuvato da un gruppo di adulti sensibili alla criticità economico-sociale in cui versava gran parte della comunità.
L’impegno per gli associati consiste essenzialmente in due caratteristiche:
a) la “colletta”, cioè la raccolta segreta delle offerte da parte di tutti i soci presenti, vista come un segno di giustizia distributiva nei confronti di coloro che meno hanno;
b) lo stile di vita sobrio e attento alla realtà della persona che incontriamo nel nostro cammino.
Composizione della conferenza
Attualmente la nostra Conferenza è composta da una decina di persone che si incontrano mensilmente.
All’inizio dell’incontro c’è un momento di preghiera e di meditazione su un passo del Vangelo presentato dal parroco.
Successivamente, si passa alla presentazione e all’analisi delle situazioni di disagio in cui versano singole persone o nuclei famigliari emerse nelle nostre parrocchie. Più spesso si tratta di indigenza economica, a volte solo temporanea, ma è presente anche il disagio sociale, specie in soggetti anziani che vivono soli e sono bisognosi di un contatto umano che offra attenzione ed amicizia.
Non manca anche l’attenzione a stranieri che cercano di inserirsi nel territorio ed esprimono bisogno di aiuto primario.
Ciò che caratterizza la Conferenza è l’aiuto offerto a queste tipologie di “fratelli” che ci vengono segnalati da persone o Enti, attraverso il rapporto personale e diretto, realizzato con la visita a domicilio o nelle varie strutture, come Case di Riposo, ospedali, istituti di accoglienza in cui sono ospitati, ovunque insomma ci sia solitudine, disagio e sofferenza morale e materiale.
Gli interventi di aiuto materiale vengono concordati dopo un attento esame della situazione di precarietà rilevata, ma vengono prese in considerazione anche le risorse che permettano di rimuovere le carenze che l’hanno determinata.
Poiché nessuna opera di carità è estranea all’associazione, pur essendo essa autonoma nelle decisioni e nelle scelte, si pone comunque in rete con altre strutture parrocchiali o pubbliche, operanti nel territorio, quando si presentano situazioni di emergenza o di povertà complesse: la Caritas parrocchiale, l’Amministrazione comunale .
La porta della nostra associazione è aperta a tutti: ai giovani, soprattutto, e anche ai meno giovani che sentono la bellezza e l’importanza dell’attenzione al bisogno di chi è meno fortunato.